Ormai sono passati alcuni giorni da quando il Governo e la Regione hanno dato l’ok per la riapertura delle attività economiche e produttive; inutile dire quanto politici, scienziati e amministratori locali si siano profusi nel ricordare l’importanza delle norme igienico-sanitarie per limitare il più possibile la diffusione del contagio, come rispettare il metro di distanza e l’obbligo di indossare la mascherina. Ma nonostante le campagne di sensibilizzazione, il rischio di essere multati, gli sforzi di molti cittadini nel seguire le impartizioni di sicurezza e dei gestori di farle rispettare, molte, troppe persone ancora dimostrano di non sapersi comportare in modo responsabile.
Queste le immagini, inviate da un lettore alla nostra Redazione, che ritraggono l’enorme fila, senza distanziamento sociale, creatasi davanti alle paninoteche di via Vulcano a Cagliari (zona Cavalluccio Marino, Poetto).
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Più o meno tutti siamo usciti e più o meno tutti abbiamo constatato che “c’è molta gente per le strade”, “in giro”, “nei locali”; gruppi di individui di cui noi stessi facciamo parte. Non tutti però abbiamo dimenticato le sofferenze vissute dai malati che hanno lottato contro questo nuovo virus, gli appelli di Istituzioni e operatori sanitari, le immagini terribili delle terapie intensive, i morti. Non buttiamo al vento mesi di sacrifici, non sprechiamo il duro lavoro portato avanti senza sosta da medici, infermieri, farmacisti, commessi; proviamo invece a fare un ultimo sforzo e dimostriamo al mondo chi sono i sardi.