Non potevano essere licenziati. Questa la sentenza del giudice del lavoro del Tribunale di Cagliari Giorgio Murru, che dichiara illegale la decisione del datore di lavoro della Sarda Servizi, società specializzata in facchinaggio, di licenziare quattro dipendenti, ciascuno dei quali con un’esperienza di quindici anni alle spalle. Secondo il datore di lavoro, infatti, tutti e quattro non avevano superato il periodo di prova.
A darne notizia è stato il sindacato Uiltucs, che ha assistito i lavoratori nella vertenza.
Nei giorni scorsi, il giudice del lavoro Giorgio Murru, ha ordinato alla società il reintegro dei quattro dipendenti, licenziati insieme a un loro collega il 29 agosto 2018. In attività sin dal 2003 per la cooperativa Tref arl, con contratto a tempo pieno e indeterminato, erano poi transitati alla Sarda Servizi s.r.l.
Una volta licenziati, solo in quattro si sono rivolti alla Uiltucs e, con l’avvocata giuslavorista Francesca Corda, hanno presentato il ricorso al giudice del lavoro.
“Nonostante nella maggior parte dei cambi d’appalto venga inserita la clausola di salvaguardia – spiega Andrea Lai, segretario regionale del sindacato di categoria – e che nei contratti nazionali siano presenti norme atte a garantire livelli occupazioni, ci troviamo spesso ad affrontare situazioni nelle quali si tenta di ridurre i costi con assunzioni ex novo con contratti pirata o lasciando a casa il personale precedentemente occupato”.