Da qualche giorno la Regione ha individuato i sei ospedali sardi che accoglieranno solo pazienti infettati dal Coronavirus. Tre sono strutture pubbliche e tre private. Se era scontata la scelta a Cagliari e a Sassari del Santissima Trinità e del Santissima Annunziata (dispongono di un reparto Infettivi) e del San Francesco di Nuoro, meno lo era la promozione ospedale Covid di Mater Olbia, Policlinico Sassarese e della clinica Città di Quartu.
Prima domanda: perché sono state scelte delle strutture private e non pubbliche? Perché non l’ospedale di Ittiri, quello di Alghero o di Tempio? Sono forse strutture peggio organizzate del Policlinico Sassarese, appena uscito da una procedura fallimentare?
E nella zona di Cagliari, anziché scegliere una clinica privata perché non riaprire il Binaghi, oppure destinare ai Covid il Marino o riaprire un’ala dell’Ospedale Civile?
La domanda quindi è semplice: chi e su quali basi ha stabilito che tre strutture private dovevano diventare ospedali Covid?
Sono questioni che ancora nessuno ha posto a chi ha deciso di elevare tre strutture private al rango di ospedale Covid (quindi l’eccellenza della sanità sarda in questo momento di crisi) e alle quali nessuno ha chiaramente mai dato una spiegazione.
Qualcuno potrebbe dire: forse queste strutture private sono pronte ad accogliere i malati in tempi rapidi, essendo dotate di personale specializzato e di apparecchiature adeguate?
Purtroppo non è così. Oggi a Videolina il direttore sanitario del Mater Olbia Pietro Grasso ha affermato cha la struttura non dispone ancora di dispositivi di protezione né di diagnostica, mentre mancano anche anestesisti e infermieri di terapia intensiva.
Quindi il Mater (e ragionevolmente le altre due strutture private) non hanno né strumentazione né personale specializzato per assolvere al loro compito di ospedale Covid: queste risorse gliele fornirà la Regione? E quando?
Ma, ripeto: se i privati si dichiarano inadeguati, allora perché non sono stati individuati quali ospedali Covid delle strutture pubbliche, approfittando della congiuntura per rilanciarle?
Invece la giunta Solinas ha deciso snobbare le strutture pubbliche per favorire una sanità privata evidentemente impreparata, ma che alla fine dell’emergenza si troverà in una situazione di vantaggio insperata. Come il Mater Olbia, che fino a ieri non era altro che un poliambulatorio di lusso, per non parlare del Policlinico Sassarese della clinica Città di Quartu.
Ora, queste sono solo domande di un giornalista e non riceveranno alcuna risposta. Ma esiste ancora una opposizione regionale? Perché la Commissione Sanità non effettua immediatamente dei sopralluoghi negli ospedali Covid per capire se le strutture sono adeguate al compito cui sono state chiamate e se quanto affermano i loro responsabili( “È tutto pronto”) corrisponde a verità?
Perfino sulla sanità privata siamo arrivati a questo comune livello di compromissione?