“Su 234 tamponi fatti nel territorio comunale sono risultate positive 27 persone, 123 i casi negativi e 84 quelli ancora in attesa di risposta”. È quanto dichiara il sindaco di Olbia Settimo Nizzi in una conferenza stampa a distanza.

E denuncia il fatto che “di tutti i tamponi fatti in ambito ospedaliero, in alcuni casi anche da una settimana, non si sa ancora nulla. Per Nizzi è un fatto “molto grave”.

“Medici, paramedici, personale delle pulizie e pazienti non hanno ancora ricevuto alcuna risposta – continua il sindaco – non è pensabile, specie nel caso di persone che nel frattempo ancora continuano ad andare al lavoro”.

Inizialmente, erano previsti circa 300 tamponi dopo i problemi all’interno dell’ospedale olbiese. “Al momento si sa solo di quei primi 15 positivi che avevano fatto scattare l’allarme e indotto controlli a tappeto”, lamenta.

“Dei 234 test fatti in ambito extra-ospedaliero – spiega Nizzi – si tratta di persone che sono andate al pronto soccorso per diversi motivi, dei loro familiari e delle persone con cui sono entrate in contatto”, e che “temporaneamente i 27 positivi sono in esilio domiciliare”. Il primo cittadino ribadisce ancora le misure prese negli ultimi giorni, come negozi chiusi dalle 18.30 di sabato a lunedì mattina, con le eccezioni ormai note; che non si può fare attività fisica all’aperto e che “l’inasprimento delle sanzioni suggerisce a chi è in quarantena e a tutti di rispettare le regole”.