“La Regione Sardegna continua a non voler fare sul coronavirus una comunicazione costante, vera, responsabile (in una parola: istituzionale) ma contemporaneamente mette il bavaglio a medici e operatori sanitari, avocando a sé una “potestas comunicandi” che in realtà di fatto, colpevolmente, non esercita?” L’accusa arriva dal blog di Vito Biolchini direttamente all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu.
“In nove righe stringate – scrive Biolchini – si danno “Direttive in merito all’attività di comunicazione istituzionale verso la popolazione. Destinatari del messaggio le direzioni generali delle Aziende sanitarie, i presidi ospedalieri, i direttori dei reparti di malattie infettive”.
Primo paragrafo:
Come noto, i provvedimenti regionali adottati finora in merito all’oggetto, pongono in capo alla Regione Sardegna tutta l’attività di comunicazione verso la popolazione, attraverso qualunque mezzo (televisivo, stampa, social network, sito internet, etc.) per cui si ribadisce di attenersi strettamente a tale disposizione, in virtù del ruolo strategico che la comunicazione riveste in una fase così delicata della situazione emergenziale in corso e del ruolo attivo svolto dalla popolazione nel contrattare il fenomeno epidemiologico.
“Ruolo strategico!” commenta ancora Biolchini. “La Regione ha capito che deve comunicare e si sta assumendo le proprie responsabilità! Ora cambierà tutto! Finalmente la pagina Facebook verrà aggiornata costantemente con comunicazioni vere! Ci sarà qualcuno capace di interagire con i cittadini, il Numero Verde funzionerà, mentre il presidente Solinas, l’assessore Nieddu e dirigenti ospedalieri faranno ogni giorno delle conferenze stampa e risponderanno a tutte le domande che verranno loro poste. Ma poi arriva il secondo paragrafo”:
Si chiede, pertanto, di avviare, senza indugio, opportuni provvedimenti disciplinari verso chiunque non si attiene strettamente a tale disposizione, ribadendo che qualunque attività comunicativa di codeste Aziende deve essere autorizzata da questa Regione.
“Incapace di comunicare l’emergenza in corso – si legge ancora sul blog – l’assessore Nieddu vuole impedire anche agli altri di farlo, minacciando procedimenti disciplinari nei confronti di chi (medici, operatori sanitari o anche le stesse Assl) su Facebook e sui giornali comunicano con i cittadini, mentre la Regione si ostina pervicacemente a non fare nulla che vada oltre il comunicato stampa con i numeri dei contagi, insieme a qualche presa di posizione di puro stampo propagandistico. Perché impedire ai medici di parlare? Forse perché stanno certificando lo stato drammatico in cui versano i nostri ospedali?”
“Gentile assessore Nieddu – conclude Vito Biolchini – queste note che puntano a bloccare l’informazione sul Coronavirus forse non le hanno fatte neppure in Cina e di sicuro non verranno apprezzate dai suoi capi partito. Almeno in questo, prenda esempio dalla Lombardia, la cui pagina Facebook della Regione fa comunicazione istituzionale anche in sardo, mentre quella della Regione Sardegna stenta a farla perfino in italiano”.