“Dopo le indicazioni del governo sul Covid-19 l’apertura della terapia intensiva non è più rimandabile”.
Lo denunciano dai banchi dell’opposizione in Consiglio comunale ad Alghero Valdo Di Nolfo, Pietro Sartore, Gabriella Esposito, Mario Bruno, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras e Mimmo Pirisi.
“Il mese scorso il Consiglio ha approvato una mozione unitaria sulla situazione della sanità cittadina, ribadendo l’imprescindibilità delle risorse necessarie per attivare l’unità di terapia intensiva cardiologica”, dicono.
“Se questo era importante ieri, oggi non è assolutamente rimandabile”, aggiungono gli esponenti della minoranza. E incalzano, “la situazione della sanità algherese è al limite dell’assurdo, con un reparto nuovo di zecca, realizzato con macchinari all’avanguardia e una spesa da 1milione e 200mila euro, ma ancora chiuso e sigillato”.
Per l’opposizione “l’apertura non può essere posticipata e deve essere garantito un adeguato flusso di pazienti che necessitano di cure intensive e già non trovano posto in ospedale”.
“Gli garantiamo – fanno richiesta al sindaco di Alghero Mario Conoci – il nostro supporto per qualunque azione riterrà opportuna, purché questa necessità venga riconosciuta e purché porti alta la voce del territorio al presidente della Giunta regionale e all’assessore della Sanità, affinché impongano all’Ats l’apertura immediata della terapia sub-intensiva dell’ospedale civile”.