“Ciao a tutti amici miei, il vostro affetto mi riempie di gioia. Come sapete tra qualche giorno succederà qualcosa di irripetibile: avrò l’onore di salire sul palco di Sanremo per lanciare un messaggio di speranza importantissimo”. Queste le parole di Paolo Palumbo in un video pubblicato su Facebook. Il cuoco 18enne dell’oristanese si appella ai suoi follower per invitare quanti più possibili amici a seguire la sua pagina e ascoltare quanto dirà al Festival.
Paolo Palumbo ha deciso di affrontare la sua malattia con una canzone, con la quale si esibirà sul palco di Sanremo il prossimo 5 febbraio. Ammalatosi di Sla circa 4 anni fa, è il più giovane con questa patologia in tutta Europa, ma non ha mai permesso che il destino gli impedisse di vivere appieno la sua vita: “Se esiste una speranza ci voglio provare. Per volare mi bastano gli occhi, sono la montagna che va da Maometto, pur restando disteso sul letto”.
La composizione è totalmente sua, dalla musica alle parole, che canterà attraverso un “comunicatore vocale” guidato con gli occhi, perché per lui i limiti sono solo quelli che ci autoinfliggiamo. Dal letto della casa in cui vive, nel centro storico di Oristano, con i genitori e il fratello Rosario che, a detta del giovane, gli “presta braccia e gambe”, sta finendo i preparativi per la sua partecipazione al Festival, dal quale era stato escluso al secondo passaggio dell selezioni di Sanremo Giovani, per poi essere però invitato da Amadeus, rimasto colpito dal suo racconto e dalla sua forza.
Lo aiuteranno nell’esibizione due “colleghi” cantanti sardi, il rapper Cristian Pintus alias Kumalibre e Andrea Cutri, che dirigerà l’orchestra. “Sanremo è il regalo più bello che la vita potesse farmi, il mio carattere non mi ha mai portato a vedere il bicchiere mezzo vuoto. Sono sempre andato avanti malgrado le difficoltà che la vita mi ha messo davanti e la mia propositività mi ha permesso di fare cose che prima della Sla non avrei mai immaginato”, commenta Palumbo, pronto per affrontare questa nuova, bellissima, sfida.