Sale lo scontro nel centrodestra. Il tema è quello della proroga delle concessioni demaniali marittime fino al 2033 approvata dalla Giunta Solinas.
Le contestazioni arrivano direttamente dal Settimo Nizzi (Fi). Secondo il sindaco di Olbia infatti c’è la necessità di andare a bando come prevede la direttiva europea Bolkestein. La risposta, da parte dell’assessore regionale degli Enti locali Quirico Sanna (Psd’Az), non è tardata ad arrivare. “All’amico Nizzi dico che l’atto firmato dal mio dirigente, e di cui mi assumo la responsabilità politica, è legale e legittimo”, ha detto dopo aver illustrato la circolare con cui la Regione si adegua alla legge nazionale. Le concessioni riguardano gli stabilimenti balneari, ma anche servizi pubblici, attività portuali e produttive, compresa la pesca.
“Abbiamo voluto superare una condizione di incertezza, dando adeguata risposta a circa un migliaio di imprese, in un quadro dove il rischio era quello della paralisi degli investimenti – ha spiegato l’esponente della Giunta Solinas – Il prolungamento di 15 anni sgombera il campo dai dubbi di compatibilità fra la legge dello Stato e la direttiva Bolkestein, evitando un’interpretazione che rischiava di vedere le piccole e medie imprese sarde soffocate dalla concorrenza dei grossi gruppi esteri”. Sanna ha poi annunciato che “il prossimo atto in materia di concessioni balneari sarà quello di consentire l’apertura annuale delle strutture: una proposta di legge in tal senso sta per essere approvata in quarta commissione del Consiglio”.