Secondo la sentenza pronunciata lo scorso 3 novembre dal giudice monocratico del Tribunale di Roma, “La Banca Nazionale del Lavoro paghi 1 milione e 7mila euro più interessi al Comune di Alghero”: viene messa così fine a una vicenda risalente a quando Marco Tedde (ex consigliere regionale di Fi) era il sindaco di Alghero e incaricò la Martingale Risk, una società specializzata in ingegneria finanziaria, per far luce su presunti inadempimenti e irregolarità della Bnl su contratti derivati stipulati in base a una norma nazionale per contenere il rischio del rialzo dei tassi di interesse.
“È una sentenza storica che riconosce le buone ragioni del Comune di Alghero”, commenta Tedde. Dopo la lettura della relazione della Martingale Risk, ricorda l’allora cittadino, il commissario succeduto alla sua amministrazione nel 2012 decise di agire in giudizio contro la banca. “Il Tribunale di Roma ha messo in luce importanti criticità a suo carico e l’ha condannata – afferma Tedde – anche se ora certa sinistra manipola la realtà dei fatti e cerca di intestarsi il risultato”, riferendosi alla lista civica “Per Alghero” dell’ex sindaco Mario Bruno, che invece sostiene sia “grazie alle scelte coraggiose del centrosinistra se finisce bene per Alghero una pagina scellerata dell’amministrazione Tedde, che decise di operare il consolidamento del debito comunale di 21 milioni ottenendo un unico finanziamento e di affiancare al mutuo un prodotto finanziario, un derivato, scommettendo di fatto i soldi degli algheresi sull’andamento dei tassi d’interessi”.