“Il nostro impegno per l’inserimento dell’Insularità in Costituzione in calendario è forte e costante. Purtroppo però dobbiamo fare i conti con un aiuto precario del governo Conte bis”. Queste le parole dei parlamentari sardi eletti nell’Isola, durante un’audizione tenutasi davanti alla Commissione per l’Insularità del Consiglio regionale. Il testo della proposta – infatti – è fermo in commissione Affari costituzionali del Senato da mesi.
L’incontro con Mattarella
Le parole dei parlamentari sardi arrivano quando ormai mancano 24 ore dall’appuntamento a Roma del Comitato promotore con Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica riceverà una delegazione guidata dallo stesso Frongia e composta da Maria Antonietta Mongiu, Michele Cossa (Riformatori), e dai senatori Emilio Floris (Fi) e Gianni Marilotti (M5s).
“L’obiettivo è riuscire ad avere una data certa per la discussione in Aula”, spiega il presidente della commissione speciale. Possibilmente prima delle regionali in Emilia Romagna, che potrebbero costituire lo spartiacque dell’esecutivo nazionale.
Insularità, obiettivo: “Raggiungere lo scopo al più presto”
“Abbiamo appreso che il presidente della commissione Affari costituzionali non ha dato seguito all’impegno sulla calendarizzazione, quindi il Consiglio e i senatori faranno pressione per raggiungere lo scopo al più presto”, annuncia il vicepresidente Eugenio Lai (Leu). La senatrice della Lega Lina Lunesu fa notare la compattezza dell’Assemblea sarda: “ora – incalza – dobbiamo rivolgerci ai capigruppo in Senato per sollecitare il presidente della commissione”.
Il senatore Marilotti prospetta un piano ‘b’: “Se ci rendiamo conto che i tempi per l’iter di una legge di iniziativa popolare si rivelassero troppo lunghi, per accelerare possiamo ripresentare la stessa proposta con la firma dei senatori sardi. Ma solo con l’accordo del Comitato – precisa – perché non vogliamo assumerci meriti particolari, e in ogni caso nella relazione di accompagnamento verrebbe specificata la paternità del Comitato”. La prossima settimana il commissione speciale dovrebbe ascoltare anche i deputati per concordare un’azione comune dei sardi in Parlamento.