“Questi ragazzi sono straordinari, ho finito gli aggettivi per descriverli”. Il momento magico della Dinamo è nelle parole del suo allenatore Gianmarco Pozzecco. Ieri il Banco di Sardegna ha espugnato il PalaVerde di Treviso con una straordinaria dimostrazione di forza.

La vittoria per 101 a 79 sulla De Longhi è la sesta di fila tra campionato e coppa e vale il secondo posto solitario in classifica, a due punti dalla vetta. Il posticipo della quindicesima giornata d’andata ha confermato che Sassari viaggia a pieni giri, supportata da una condizione fisica eccellente, un amalgama di squadra perfetto e uno stato mentale di grande entusiasmo.

Ingredienti che consentono al roster allestito dal coach col general manager Federico Pasquini e il presidente Stefano Sardara di esibire un gioco tanto spettacolare quanto efficace. Vinta la Supercoppa, già staccato il biglietto per le Final Eight di Coppa Italia, a un passo dal chiudere il girone A di Champions League al primo posto, Sassari ha centrato tutti gli obiettivi della prima parte della stagione.

“Sono contento della squadra, c’è grande altruismo, i ragazzi si passano la palla volentieri”, commenta Pozzecco. “La più grande virtù di un giocatore è la volontà di passare la palla”, asserisce. Quanto al match, “la transizione difensiva è importante e ci lavoriamo molto”, dichiara. “Se riesci ad avere la leggerezza di continuare a giocare e rientrare in difesa anche dopo una palla persa, resti sempre in controllo”, spiega Poz.

“Siamo stati bravi, anche quando Treviso ha messo tre triple di fila abbiamo continuato a giocare la nostra pallacanestro”, è l’analisi prima di una dichiarazione d’amore. “Quando ho preso il tecnico i ragazzi mi hanno abbracciato e in quel momento avrei potuto smettere di allenare – confessa – sono segnali che contano più di tutto, il loro attestato di stima è fuori classifica”.