Primo assaggio della legge urbanistica che verrà. Oggi, su proposta dell’assessore Quirico Sanna, la Giunta ha approvato il disegno di legge che modifica il Piano casa esistente già prorogato di sei mesi fino al 30 giugno. Il titolo del ddl è infatti “Disposizioni per il riuso, la riqualificazione e il recupero del patrimonio edilizio esistente, e altre disposizioni in materia di governo del territorio”. Nei ventuno articoli del testo c’è spazio per gli incrementi volumetrici nelle strutture turistico ricettive che ricadono nelle zone F (turistiche), sia in quelle che si trovano oltre la fascia dei trecento metri.
In questi casi è previsto anche l’aumento del numero delle stanze. Per quanto riguarda le campagne, l’edificazione di fabbricati per fini residenziali è consentita anche ai non imprenditori agricoli. Quanto al posizionamento delle strutture al servizio della balneazione, è ammesso per l’intero anno solare, proprio per favorire la destagionalizzazione.
Il ddl della Giunta arriva a pochi giorni dalla proroga per sei mesi dell’attuale Piano casa. “Il disegno di legge – spiega Sanna – si prefigge di incentivare e migliorare la qualità architettonica e la sicurezza del patrimonio esistente, favorendo l’utilizzo dell’edilizia sostenibile con materiali locali e fonti di energia rinnovabili”.
Solinas: “Regole certe e uguali per tutti”
“Con il testo approvato oggi dalla Giunta restituiamo ai sardi un sistema di regole certe e uguali per tutti. Regole che consentono di migliorare il patrimonio edilizio esistente nel rispetto dell’ambiente. Manteniamo così uno degli impegni presi con gli elettori ai quali avevamo presentato, quasi un anno fa, il programma della coalizione di governo”. Il Presidente della Regione Christian Solinas commenta così il disegno di legge che modifica il Piano casa esistente già prorogato di sei mesi fino al 30 giugno.
“Abbiamo scelto di apportare modifiche sostanziali, nel rispetto della normativa vigente, delle recenti sentenze della Corte Costituzionale ed in linea con l’orientamento politico del governo regionale, ad alcune leggi, quali la n. 8 del 2015, la legge n. 45 del 1989, la legge 16 del 2017 – aggiunge – Si è proceduto inoltre all’attuazione dell’art. 2-bis del D.P.R 380 del 2001. Con questo provvedimento – conclude – coniughiamo la tutela dell’ambiente a quella dei legittimi interessi dei cittadini, e riavviamo un settore di vitale importanza, quello dell’edilizia, che ha perso 30 mila addetti in 10 anni”.
Secondo l’assessore Quirico Sanna, si tratta di uno “strumento utile alle famiglie e agli imprenditori sardi. Prevede premialità volumetriche e l’impiego di tecniche costruttive che consentano, nei casi di demolizione e ristrutturazione, il recupero e riutilizzo di componenti costituenti l’edificio, l’impiego di materiali locali e delle fonti di energia rinnovabili, la demolizione e la ricostruzione in area idonea di edifici esistenti che ricadano in aree dichiarate ad alta pericolosità idraulica, coniugando le esigenze di tutela e valorizzazione delle valenze paesaggistiche, naturalistiche, storiche e culturali del territorio con gli obiettivi di sviluppo sostenibile”.