Una proroga di sei mesi o finanziamenti statali per tamponare l’aumento dei costi fino al 30% per il trasporto merci via mare che scatteranno dal primo gennaio per effetto della direttiva Ue Zolfo. E’ la richiesta contenuta in una mozione urgente presentata da Giovanni Satta (Psd’Az) e sottoscritta da tutti i capigruppo di maggioranza.
La direttiva in questione risale al 2016 e prevede una riduzione della presenza di zolfo all’interno dei combustibili utilizzati: da qui l’aumento tariffario dai 5 agli 8 euro per ogni metro lineare dei mezzi di trasporto. Quindi, col nuovo anno attraversare il mare costerebbe dai 40 ai 50 euro in più per le auto e circa cento per gli articolati. La mozione che sarà discussa in Aula venerdì o sabato impegna il presidente della Regione a intercedere con lo Stato e con la commissione Ue per scongiurare l’aggravio immediato dei costi. In realtà la Giunta si è già mossa. Ieri a Bruxelles l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde ha incontrato i rappresentanti della Direzione generale Ambiente della Commissione Ue per discutere gli effetti della direttiva Zolfo nel contesto della regolamentazione Imo (Organizzazione marittima internazionale). Non ci sarebbero i margini per una proroga, ma si può discutere di finanziamenti statali evitando però che diventino “aiuti di Stato”.
“Di sicuro – ha chiarito oggi Satta – ci saremmo dovuti muovere prima visto che la direttiva risale a due anni fa, ma non possiamo non riportare il grido d’allarme che arriva persino dalle campagne dove i rivenditori di mangimi hanno già comunicato un incremento del prezzo dei mangimi del 2,5%”. Il tutto, alla fine, “grava sulle spalle dei cittadini”. Sempre Satta ha ricordato che la direttiva Ue prevede una deroga per le isole ultraperiferiche, tra le quali non rientra la Sardegna. Sullo sfondo, dunque, la battaglia per l’insularità.