Non solo prodotto indifferenziato per l’industria: nel suo percorso di crescita e costante miglioramento qualitativo, il Pecorino romano Dop sta diversificando sempre più la sua produzione per conquistare nuovi canali di diffusione (hotel, ristoranti, pizzerie, bar e catering) e posizionarsi solidamente nella distribuzione specializzata come i Gourmet Store. Una scelta già vincente nel principale mercato di destinazione, quello degli Stati Uniti, che si è dimostrato disponibile a remunerare formaggi di qualità con un’identitàterritoriale specifica, e a premiare le Denominazioni di Origine che hanno una versatilità d’uso.
“Questo percorso si è reso indispensabile – ha spiegato il presidente del Consorzio per la tutela del Pecorino romano, Salvatore Palitta all’evento di chiusura dei bandi cluster per l’agroalimentare organizzato da Sardegna Ricerche alla Manifattura Tabacchi di Cagliari – per creare un’alternativa distintiva alla storica reputazione del Pecorino romano. Grazie alla collaudata collaborazione tra Consorzio e Agris, e alla sensibilità dell’Agenzia Sardegna Ricerche, abbiamo cercato di dare un taglio tecnico-scientifico a un processo di diversificazione produttiva già in atto da alcuni anni in diversi stabilimenti produttivi. L’importante ruolo che riveste la nostra Dop sia in termini di volumi prodotti (circa il 70% della produzione lattiera regionale) che di fatturato sviluppato, hanno indotto quindi il Consorzio a intraprendere un percorso di miglioramento qualitativo del prodotto finalizzato alla diversificazione all’interno della stessa Dop”.
“In questi anni – ha proseguito Palitta – abbiamo raggiunto la consapevolezza che per valorizzare gli elementi di alta qualità del Pecorino è assolutamente necessario mantenere costante la collaborazione e l’integrazione tra ricerca scientifica e mondo della produzione”. E i risultati di questa collaborazione si concretizzano con la definizione di un nuovo Disciplinare di Produzione – è stato spiegato – che a breve verrà portato all’attenzione dei produttori per una sua definitiva approvazione e successivamente sottoposto alle verifiche del Ministero competente e della Commissione DG Agricoltura. “Nel sistema disciplinare sono inseriti alcuni elementi di innovazione che hanno saputo essere tradotti in norma grazie al lavoro di collaborazione e interazione tra ricerca e produzione. Il miglioramento qualitativo, attraverso la modifica del Disciplinare, servirà a comunicare al consumatore l’evoluzione di un prodotto tradizionale nelle sue varie declinazioni, per incontrare le nuove esigenze di consumo e agevolare la scelta consapevole dei consumatori”, ha concluso Palitta.