Un attentato è stato compiuto durante la notte a Torralba, in provincia di Sassari, contro un dipendente di un caseificio del posto. Secondo quanto appreso, ignoti hanno fatto esplodere un ordigno davanti all’abitazione dell’uomo, in via Grazia Deledda.
Sull’episodio indagano i carabinieri della Compagnia di Bonorva che stanno cercando di far luce su quanto accaduto, alla ricerca di un movente per capire se in passato la vittima dell’attentato avesse ricevuto delle minacce e se il fatto possa essere collegato alla sua professione.
Pinna: “Violenza inaudita”
“Siamo esterrefatti davanti a un episodio di tale violenza. Il clima sulla vertenza latte si era finalmente rasserenato, anche grazie agli interventi della ministra Bellanova e all’impegno di tutti per trovare soluzioni strutturali. Non vorremmo che qualche esagitato, che non ha ben chiaro l’andamento dei fatti, avesse colpito un nostro collaboratore per mandare un messaggio a noi. Sarebbe assurdo e ingiustificato”.
Giommaria Pinna, amministratore delegato del caseificio fratelli Pinna di Thiesi, commenta così l’attentato subito questa notte a Torralba da un loro dipendente, Giovanni Murru, che ha visto esplodere una bomba davanti alla sua abitazione. Una intimidazione che gli stessi inquirenti non escludono possa essere legata proprio alla vertenza sul prezzo del latte e alle manifestazioni che nei primi mesi dell’anno videro i pastori mettere in atto blocchi stradali e assalti alle cisterne. Per quei fatti sono indagati 600 allevatori, molti dei quali già rinviati a processo.