Continuano a crescere i numeri della petizione disponibile sul sito di Change.org per la liberazione Enrico “Chico” Forti, in prigione da 20 anni dopo essere stato condannato per omicidio negli Stati Uniti.
“Tutto ebbe inizio – racconta il testo della petizione – quando Dale Pike, figlio di Anthony Pike, proprietario di un hotel a Ibiza, e che Enrico doveva andare a prendere all’aeroporto, viene trovato senza vita in un boschetto, ucciso da due colpi di pistola alla nuca. Non ci sono prove forensi che collegano Enrico all’omicidio di Dale. Non solo la polizia si è affrettata a giudicarlo, ma i Pm ammettono che non è l’assassino”.
Secondo i firmatari infatti “il truffatore tedesco Thomas Knott era coinvolto nell’assassinio, che fu semplicemente accusato di frode e sfruttamento verso una persona anziana (rubò centinaia di migliaia di dollari ad Anthony Pike, padre della vittima). E Dale lo sapeva”.
Una volta trovato il corpo della vittima, si legge su Change.org che “Thomas Knott sparì e cercò di fuggire dallo stato. Chico contattò la polizia per dare alcune informazioni”. In conclusione, Enrico “non ricevette quindi un equo processo”.