Fridays For Future lancia un nuovo appello, dopo che le abbondanti piogge hanno creato pesanti disagi in tutta Italia, a partire dall’acqua alta a Venezia, fino ad arrivare a Matera.

“Da una settimana l’Italia è in ginocchio per un’ondata straordinaria di fenomeni meteorologici estremi. Venezia, Matera  ma anche Gallipoli, Firenze, Bolzano sono solo alcune delle numerosissime città flagellate da quello che la maggior parte dei media si ostina a chiamare genericamente maltempo. Ma attribuire una serie di eventi di questa intensità e frequenza alla casualità, ai capricci del meteo, significa tacere che la causa a monte è invece chiara e definita. Grazie a quanto ci dice la Scienza in ormai innumerevoli studi e rapporti, ne conosciamo il volto e la forma – eppure, in questi giorni di alluvioni, frane e inondazioni, troppe poche volte l’abbiamo sentita nominare con nome e cognome: Crisi Climatica“.

“I dati ” continua l’associazione sul proprio sito internet “sono semplici e chiari: la CO2 in atmosfera aumenta, la temperatura media globale sale, il livello del mare si alza e la frequenza di fenomeni atmosferici estremi cresce esponenzialmente. Le maree sono una costante, certo, ma se negli ultimi vent’anni l’acqua alta a Venezia ha superato i 140 centimetri più di 10 volte, ovvero più spesso di quanto non sia successo nei 128 anni precedenti, non riconoscervi un clima alterato è un omissis nel racconto della verità”.

​”Gli ingenti danni della crisi climatica anche in Italia continuano ad accumularsi. Solo a Venezia il sindaco stima il danno in almeno un miliardo di euro. Il rifiuto delle istituzioni di stanziare quanto occorre per la profonda riconversione ecologica, trasformazione che si rivela ogni settimana più urgente, comporterà così un accumulo di costi che peserà sempre più sul presente, e sul nostro futuro”.

​Fridays For Future lancia anche un appello ai media:

“Dite la verità. Parlate della Crisi Climatica per quello che è: non chiamatelo maltempo’ Affrontate il tema del clima con la stessa cura e lo stesso impegno del Guardian, adottando una nuova chiarezza editoriale con termini, immagini e articoli incisivi, al passo con questa emergenza”.

​Per quanto riguarda il nostro Governo, scrive:

“È ora di piani concreti per la necessaria decarbonizzazione. È ora di una strategia urgente per eliminare i combustibili fossili. È ora che il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) sia messo in linea con gli Accordi di Parigi. È giunta l’ora di riconoscere quella che ormai è una vera e propria emergenza climatica. Anche alla luce dei fatti recenti, non è più ammissibile che le istituzioni rifiutino di affrontare la crisi climatica, temporeggiando, o addirittura negandola. Non c’è più tempo per misure di facciata, come il recente Decreto Clima. È ora di agire per il futuro di tutti noi.

Raggiungeteci Venerdì 29 Novembre, giorno del 4º Sciopero Globale in tutte le piazze italiane e del mondo!