L’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia è pronto a una revisione della legge sugli appalti. “Sul tema l’attenzione della Regione è massima, l’obiettivo è quello di approdare a un testo con la più ampia condivisione possibile”, ha confermato ai sindacati edili dopo il sit-in di protesta a Cagliari per rilanciare il settore delle costruzioni in Sardegna e sbloccare quanto prima cantieri e risorse fermi al palo.

“Stiamo lavorando – ha spiegato l’esponente della Giunta Solinas – perché la società regionale Opere e Infrastrutture (istituita con legge del 2018 a valere su contratti pubblici, servizi e forniture, ndr) sia uno strumento pienamente operativo e attendiamo che il ministero dia una risposta definitiva sul commissariamento richiesto anche dalla Conferenza Stato-Regioni. Una soluzione che, in virtù dell’articolo 4 dello Sblocca cantieri, porterebbe notevoli vantaggi all’abbattimento dei tempi delle procedure”. Ai sindacati Frongia ha poi risposto sì alla richiesta di istituire un tavolo permanente sulle opere pubbliche.

“Non ci sono contrapposizioni e l’obiettivo comune è quello di dare un forte impulso al settore delle infrastrutture, sia per quanto riguarda la realizzazione delle nuove opere, sia per ciò che attiene quelle esistenti”, ha chiarito. Assieme ai lavoratori edili, Frongia ha incontrato anche i rappresentanti di Anas, Enas e Area: “Abbiamo fatto il punto sulle criticità innegabili del settore e ragionato insieme sulle prospettive e sui percorsi attuali e futuri”. Per il 2020 ci sono forti aspettative. “Solo per la manutenzione – ha ricordato l’assessore – Anas ha annunciato di voler raddoppiare gli investimenti nell’Isola portando il proprio impegno a 100 milioni di euro. Enas, invece, conta di affidare appalti per 50 milioni di euro e Area mette a correre 20 milioni per l’edilizia pubblica”.