Iran's President Hassan Rouhani after his address to the 74th session of the United Nations General Assembly, Wednesday, Sept. 25, 2019. (ANSA/AP Photo/Richard Drew) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved]

“Oggi l’America, sfortunatamente, e’ la sostenitrice del terrorismo nella nostra regione. Ovunque l’America sia andata, il terrorismo si e’ diffuso sulla sua scia”. Lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani in un’intervista a Fox News a margine del suo intervento all’Assemblea Generale del’Onu, dove Donald Trump aveva definito Teheran “il maggiore sponsor mondiale del terrorismo”. Nell’intervista, Rohani ha escluso anche un incontro con Trump e ha detto che “prima gli Usa devono ripristinare la fiducia, rotta dall’uscita unilaterale dall’accordo sul nucleare, revocando le sanzioni”, da lui definite “un tipo di terrorismo”. Se l’amministrazione Trump e’ interessata a negoziare, ha avvisato, “deve creare le condizioni necessarie”.

Intervenendo invece all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Rohani ha incalzato: “Invito tutti i Paesi interessati dagli sviluppi nel Golfo Persico e nello stretto di Hormuz a unirsi alla ‘Coalizione della speranza’, che si concentra su interessi comuni puntando sul rispetto reciproco, parità di condizioni, soluzione pacifica delle differenze e sui principi fondamentali di non aggressione e non interferenza negli affari degli altri. Questa iniziativa copre diverse aree come la sicurezza energetica, la navigazione e il trasferimento del petrolio a Hormuz e oltre”.

“L’Iran – ha dichiarato – ha resistito al terrorismo economico più spietato. Non ci siamo mai arresi alle aggressioni straniere e alle imposizioni”.

“La nostra risposta a negoziati sotto un regime di sanzioni è negativa”, ha ribadito, sempre davanti alla platea dell’Onu, in riferimento alla possibilità di colloqui con gli Usa. “L’unica via per riaprire i negoziati è il ritorno agli impegni e il sollevamento delle sanzioni. L’accordo sul nucleare era il minimo, per voi e per noi”. “Il ritorno all’intesa è il primo passo – ha avvertito – una cerimonia per le fotografie è l’ultimo, non il primo passo nelle trattative”.

“Se lasci il Paese senza incontrare il presidente Trump, onestamente è un’occasione persa”, ha commentato il presidente francese Emmanuel Macron in un improvvisato colloquio a tre nei corridoi insieme al premier britannico Boris Johnson a margine dell’Assemblea generale dell’Onu a New York