Sono in corso perquisizioni e interrogatori per l’omicidio di Roberto Vinci, 48enne di Genoni (Su), colpito da alcuni colpi esplosi da un fucile caricato a pallettoni alla periferia del paese, mentre in bicicletta si recava in campagna. L’uomo è stato notato riverso sulla strada da un automobilista che ha dato l’allarme. Dopo il suo trasferimento all’ospedale Brotzu di Cagliari, Vinci è morto per le gravi ferite riportate. Il cadavere è stato trasferito al Policlinico di Monserrato per l’autopsia che sarà effettuata nei prossimi giorni.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro e della Compagnia di Isili (Su), stanno sentendo numerose persone. Vinci era ben noto alle forze dell’ordine per rapine, tentato omicidio, rapimento a scopo di estorsione per il quale fu condannato a 30anni di reclusione. Fu uno dei protagonisti della rapina al distributore Q8 di Ales che finì tragicamente con la morte del benzinaio, Antonio Tuveri, 60enne di Ales (Or).
Erano le 19,30 del 10 gennaio 2002, quando Vinci allora 30enne, insieme al cugino Giuseppe Serra, fecero irruzione nel gabbiotto del benzinaio alla periferia di Ales. Ma qualcosa andò storto perché il figlio del titolare notò qualcosa di strano e fece in tempo ad avvisare i carabinieri che arrivarono sul posto immediatamente. I banditi Vinci e Serra cominciarono a sparare e scapparono a bordo di una Fiat Uno rubata ad Oristano alcuni giorni prima portandosi dietro il benzinaio, Antonio Tuveri, che fu colpito mortalmente da un proiettile.
Abbandonarono l’auto con il cadavere di Tuveri, ma il giorno dopo, grazie ad una vasta operazione dei Carabinieri, furono catturati e arrestati. Per quel delitto Vinci fu condannato a 30 anni (non del tutto scontati) e il cugino Serra a 19, perché il giudice di Cagliari ritenne che proprio Vinci fosse la mente di quell’efferato delitto. Vinci fu coinvolto anche nelle indagini per una rapina ad un altro distributore, un anno prima, nel 2001, ma fu scagionato da quest’accusa. Numerosi gli altri episodi di cronaca nei quali fu coinvolto Vinci.
Ora i Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro e i colleghi di Oristano (il territorio di competenza, la Giara e il Monte Arci, è confinante con le due giurisdizioni e Vinci aveva rapporti con pregiudicati oristanesi e barbaricini), stanno scandagliando sulle sue ultime frequentazioni. Sono all’esame degli inquirenti il telefono e gli ultimi spostamenti della vittima.