Cinque videocamere destinate alla videosorveglianza e utili a garantire sicurezza delle persone, dei luoghi, degli edifici e dei mezzi impiegati dal Parco nazionale, dalle forze dell’ordine e dagli operatori. Quattro saranno installate nell’area parcheggio di Fornelli e un’altra invece, già in uso all’Area marina protetta, sarà convertita a uso videosorveglianza e consentirà di registrare, come le altre, quanto avviene nella zona di copertura. Il Parco, intanto, pensa anche all’attivazione di un servizio di vigilanza notturno.
L’installazione delle videocamere è stata prevista con un atto d’urgenza adottato dal presidente facente funzioni del Parco Antonio Diana, per avviare le «procedure necessarie – si legge nel provvedimento – per l’implementazione del sistema di controllo e sorveglianza sull’isola dell’Asinara».
«Si tratta – afferma il presidente Antonio Diana – di un primo atto che, come Parco, abbiamo voluto adottare per dare immediatamente un segnale di attenzione, sia verso le strutture e l’ambiente dell’isola, sia verso l’attività degli operatori. Ci auguriamo possa dare, davvero, un po’ più di tranquillità dopo quanto avvenuto la scorsa settimana».
Oltre al sistema di videosorveglianza, il Parco ha previsto venga installato anche un impianto di illuminazione così da assicurare la visibilità dei luoghi e delle persone nelle ore notturne.
«Per garantire la sicurezza – riprende Antonio Diana – ribadiamo la nostra disponibilità a continuare e implementare il rapporto di collaborazione con le forze dell’ordine e il corpo forestale. Siamo fiduciosi, intanto, sull’esito delle indagini relative all’incendio che ha distrutto un trenino turistico».
Il provvedimento d’urgenza è stato adottato a conclusione di una riunione svolta nella sede del Parco e alla quale hanno partecipato il direttore del Parco Pier Paolo Congiatu il vicedirettore Vittorio Gazale, il responsabile dell’area tecnica Alessandro Pantaleo, il responsabile del bilancio Gian Luca Idini e Aldo Angelo Zanello. Durante l’incontro è stato analizzato l’atto delittuoso avvenuto sull’isola ed eventuali misure da porre in essere per migliorare la prevenzione. Tra queste la possibilità di un servizio di vigilanza notturna che potrà essere finanziato, in parte, con i fondi che gli operatori turistici che operano sull’isola versano al Parco nazionale.