Parole molto forti contro il progetto del rigassificatore di Giorgino. L’ennesimo no al deposito costiero di Cagliari è stato ribadito dagli ecologisti in un incontro in Prefettura. “Il centro abitato è troppo vicino – ha detto Angelo Cremone, di Verdes – in caso di incidente non vogliamo correre il rischio di essere assassinati”. Le ultime garanzie degli industriali in un convegno a Cagliari sulla sicurezza dell’impianto non tranquillizzano gli ecologisti.
“Abbiamo le prove – ha detto – che in Italia e negli Stati Uniti progetti di questo genere siano stati bloccati. A settembre partiremo con un porta a porta a Sant’Avendrace per avvertire la popolazione”.
In Prefettura oggi è stata consegnata la copia del documento già presentato nei giorni scorsi alla Rappresentanza del Governo. In campo, insieme a Verdes, anche Sardegna Pulita, Donne Ambiente Sardegna e Unione Sindacale di Base. Ribadite le ragioni contrarie al progetto per la realizzazione di un impianto di rigassificazione di gas naturale liquefatto alle porte di Cagliari. Gli ecologisti hanno chiesto un incontro al prefetto Bruno Corda “per manifestare tutta la loro preoccupazione anche alla luce del fatto che alle ragioni già esposte nel documento si aggiunge il fatto che Cagliari è uno dei dodici porti italiani che può ospitare navi e sommergibili militari a propulsione nucleare”.