“La richiesta d’aiuto dei lavoratori della Cict di Cagliari, che tra poco più di un mese saranno licenziati, non può restare inascoltata”. E’ quanto dichiara il senatore di Forza Italia, Emilio Floris, che sulla questione ha presentato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio.

“Il 31 agosto, infatti, la società cesserà definitivamente le proprie attività lasciando a casa 210 dipendenti, con gravi ripercussioni sulle altre aziende collegate, coinvolgendo in tutto 350 lavoratori oltre all’indotto. L’azienda – sostiene Floris – avrebbe scelto di spostare i propri interessi in altri porti, come Tangeri e Cipro, tenendo Cagliari in uno stato di semi-attività per evitare il subentro di un altro eventuale operatore concorrente. Per questo – continua il senatore di Fi – ho chiesto al ministro Di Maio di attivare un tavolo di crisi, prevedendo anche un’eventuale Cassa integrazione che al momento appare l’unico strumento utile per salvaguardare i posti di lavoro. Inoltre ho chiesto che si valuti l’attivazione di una Zes, l’adozione di agevolazioni fiscali e un’eventuale cessione delle quote azionarie, cercando al più presto un nuovo operatore disposto a investire nel porto di Cagliari. Non possiamo permettere – conclude Floris – che interessi aziendali ricadano pesantemente sulla vita di tante persone. Il governo dimostri responsabilità non solo a parole, ma con i fatti e intervenga immediatamente a tutela di centinaia di lavoratori e di famiglie sarde”.