Uno striscione giallo, una frase: “Verità per Giulio Regeni”, appeso in una finestra del comune di Cagliari dal 2016, anno in cui il dottorando italiano dell’Università di Cambridge, venne prima rapito e poi barbaramente ucciso in Egitto.
Quel messaggio, quello striscione giallo, che chiedeva solo la verità sulla morte di un giovane ragazzo oggi è sparito dalle finestre di palazzo Baccaredda.
La morte, o meglio la barbara uccisione di Giulio Regeni ha dato vita in tutto il mondo, e soprattutto in Italia, a un acceso dibattito politico sul coinvolgimento nella vicenda e dei depistaggi successivi, attraverso uno dei suoi servizi di sicurezza, dello stesso governo egiziano.
Uno striscione innocuo, ma da un grande significato simbolico, uno striscione giallo a richiamare l’attenzione dei passanti nei comuni di molte città italiane. Una battaglia combattuta insieme ai genitori di Giulio per chiedere verità e giustizia per un giovane studente.
Francesca Ghirra, capogruppo di minoranza in consiglio comunale a Cagliari, attraverso la sua pagina facebook, ha posto l’accento su quanto accaduto in città: ” Ieri pomeriggio, mentre i lavoratori dell’Aias e del Porto Canale manifestavano sotto il Consiglio regionale per rivendicare rispettivamente i propri diritti, lo striscione “Verità per Giulio Regeni” era stato rimosso dalla facciata del Comune. Ho sperato che la rimozione fosse stata concordata con @Amnesty International Cagliari 128, per sostituire lo striscione usurato dal tempo con uno nuovo, ma quando ho verificato che la responsabile non ne sapeva niente ho contattato il Sindaco, che mi ha appena risposto.
In effetti si, ha chiesto di rimuoverlo perché stava cadendo, ma purtroppo ha poi aggiunto che il Municipio non è lo stadio, pur avendo grande attenzione per la vicenda Regeni.
Chiederemo in aula le ragioni di questa scelta e continueremo a batterci per per ottenere verità e giustizia”.
di Francesca Melis