Daniela Noli, ex presidente dell’Ersu di Cagliari e già assessora alle Politiche sociali nella giunta di centrodestra guidata da Emilio Floris (Fi), è finita nell’occhio del ciclone per post sul Sardegna Pride ritenuto omofobo. E ora un consigliere dell’ente per il diritto allo studio universitario, Gianluigi Piras, prende le difese dello studente oggetto del post e invita Noli a scusarsi per la sua “caduta di stile”.
“Ha messo dinnanzi ad una gogna mediatica uno studente universitario la cui unica responsabilità è stata quella di partecipare al Pride con un costume volto a rappresentare la libertà di poter esprimere la propria personalità lontano da stereotipi, discriminazioni, giudizi e pregiudizi”, denuncia Piras. “Da consigliere d’amministrazione dell’Ersu – spiega – provo un certo sdegno e rammarico che una tale caduta di stile provenga da chi quell’ente l’ha presieduto e che professionalmente si qualifica come pedagogista. Nel suo post emerge emerge l’ignoranza e il pregiudizio coi quali ancora si affronta il tema dell’omosessualità e l’approccio al Pride. Ignoranza quando ancora si afferma che l’omosessualità sia una scelta. Ignoranza, quando si parla di ‘sessualità ostentata’ o ‘travestimenti carnevaleschi’ atti a ‘ridicolizzare battaglie importanti’.
Cara Daniela – argomenta Piras – il Pride celebra una data storica e drammatica: i moti di Stonewall, dove la comunità transgender, in un impeto di orgoglio si ribellò ai soprusi e alle violenze da parte della polizia. I carri che sfilano durante il Pride e le Drag Queen rappresentano simbolicamente quelle camionette e la comunità transgender dell’epoca. Con la differenza che in questo caso, un avvenimento drammatico lo si è voluto rappresentare con una giornata di festa, di colori e sì, anche di travestimenti a volte ‘provocatori'”. “Quello studente, a differenza tua – conclude il consigliere del Cda dell’Ersu – non offende e non manca di rispetto a nessuno; banalmente rivendica simbolicamente la libertà di ognuno di poter esprimere la propria personalità lontano da discriminazioni e pregiudizi”.