Ancora crisi per il porto canale di Cagliari: 300 lavoratori di Cict e Iterc non hanno ricevuto lo stipendio di maggio.

La denuncia arriva da Cgil, Cisl e Uil. Se non ci dovessero essere risposte all’emergenza, il 6 giugno – annunciano i sindacati – sarà giornata di mobilitazione con blocchi all’ingresso della città e nei varchi portuali. Un caso non isolato: i sindacati ricordano la “CTS srl messa in liquidazione lo scorso aprile e con i suoi 16 dipendenti mandati a casa senza nessun preavviso e la MTS che ha licenziato i suoi sei dipendenti qualche settimana fa”. Numeri che ora rischiano di diventare drammaticamente alti.

“La situazione è oramai divenuta critica – affermano Corrado Pani della Cisl Trasporti – Massimiliana Tocco della Filt Cgil di Cagliari e Valerio Mereu della Uiltrasporti – Ripianare le perdite di esercizio di CICT, deciso nell’ultimo Cda, poteva rappresentare una boccata di ossigeno e ridare un po’ di speranza a centinaia di lavoratrici e lavoratori, diretti e indiretti. In realtà la mancata erogazione dello stipendio di maggio ai lavoratori delle due imprese è un chiaro segnale di come il terminal Container si stia avviando ad una rapida chiusura”.

I sindacati parlano di “silenzio della politica sarda e nazionale nonostante i numerosi incontri con prefetto e ministri e le promesse”. Il primo appello è proprio al prefetto. “Chiediamo – dicono le tre sigle – anzi pretendiamo che il intervenga con urgenza affinché venga convocato urgentemente il tavolo di crisi presso il Ministero dei Trasporti e dello Sviluppo Economico alla presenza dei sindacati di categoria e “Devono pensare – avvertono i sindacati – subito a tutti quegli interventi necessari per il rilancio del Terminal Container”.