Sarà divisa in due parti la seduta del Consiglio regionale del 28 aprile convocata per le 11 in occasione delle celebrazioni de Sa Die de Sa Sardinia.
La prima parte “formale” prevede, in apertura, l’intervento del presidente del Consiglio regionale Michele Pais. Seguiranno i capigruppo e le comunicazioni del presidente della Regione Christian Solinas. I lavori poi proseguiranno in seduta “non formale” con la celebrazione de “Sa Die”.
Dopo l’esecuzione dell’inno “Procurade ‘e moderare” ci saranno gli interventi degli storici Luciano Carta e Nicola Gabriele e del giurista Gianni Loy.
La seduta sarà chiusa dall’intervento del Presidente della Regione. Il programma è stato illustrato questo pomeriggio durante la seduta dei capigruppo. Il presidente Pais ha ribadito la necessità di celebrare questa giornata proprio nella data in cui cade: il 28 aprile.
“La mia non è una prova muscolare, semplicemente Sa Die cade di domenica e non ho la facoltà di cambiare il calendario”. Così il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che ha convocato il Consiglio regionale domenica 28 aprile per la celebrazione di “Sa die de sa Sardigna”. “I valori, se ci crediamo, non si possono contabilizzare”, ha aggiunto replicando ai capigruppo dell’opposizione che oggi hanno sottolineato l’aggravio dei costi per l’apertura del Palazzo in un giorno festivo.
“La giornata di domenica è importantissima per tutti i sardi – ha sottolineato infatti la capogruppo M5s Desirè Manca – ma mettiamo in discussione una convocazione decisa direttamente dalla maggioranza senza coinvolgere la capigruppo, riteniamo che questa spesa sia per i sardi insostenibile”.
Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha parlato di “autocelebrazione” e ha ribadito, con l’intera minoranza, la necessità di calendarizzare in Aula le dichiarazioni programmatiche del presidente della Regione Solinas. Secondo Francesco Agus “il presidente Pais aveva già concordato un calendario di iniziative con il comitato che organizza Sa die e ha assolto a questo ruolo anche in assenza di un assessore alla Cultura che ancora non è stato nominato”.
Per il capogruppo dei Progressisti “sarà celebrata in modo sbagliato quella che dovrebbe essere una festa aperta al popolo, il Consiglio regionale ha invece deciso di chiudersi all’interno e di parlare tra sé e sé. Un pessimo inizio di legislatura che sancisce una spaccatura sul metodo e sul rapporto tra maggioranza e opposizione”.