Le polveri del Sahara che arrivano sulle Alpi fanno fondere più velocemente la neve: a causa delle deposizioni diventa rossastra, quindi scura, e assorbe più luce, sciogliendosi prima. Lo ha dimostrato uno studio condotto da Arpa Valle d’Aosta, dipartimento di Scienze dell’ambiente e della terra dell’Università di Milano-Bicocca, Istituto nazionale di fisica nucleare, Météo-France (Univ. Grenoble Alpes e Cnrs) e Max Planck Institute in Germania. Il lavoro è stato svolto in un sito sperimentale a 2.160 metri di quota, nel comune di Torgnon (Aosta) e i risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista internazionale ‘The Cryosphere’.
E’ emerso che in anni caratterizzati da intense deposizioni sahariane, come nella stagione del 2015-2016, l’anticipo della scomparsa della neve è di circa un mese, pari a un quinto della stagione nivale. Un fattore che si aggiunge alla “scarsità di precipitazioni durante l’inverno” e alle “alte temperature primaverili ed estive” legate al “cambiamento climatico”.
La neve delle Alpi scioglie prima con le polveri del Sahara
Le polveri del Sahara che arrivano sulle Alpi fanno fondere più velocemente la neve