La Camera dei Comuni britannica ha bocciato stasera per la seconda volta l’accordo sulla Brexit patrocinato dal governo Tory della premier Theresa May. I deputati a favore sono stati 242, quelli contrari 391. Lo scarto è stato di 149 voti, inferiore rispetto ai meno 230 del primo tentativo andato a vuoto a gennaio con la peggiore sconfitta mai subita da un governo di Sua Maestà nella storia moderna del Regno Unito.
May ha confermato che domani, mercoledì, intende tornare alla Camera dei Comuni, dopo la seconda bocciatura di oggi del suo accordo, per mettere ai voti una mozione ‘no deal sì o no deal no’. La premier ha aggiunto che lascerà libertà di voto al gruppo Tory, ma che lei resta contraria a un no deal e convinta che esista “una maggioranza a favore di un accordo”.
“Questo è un fallimento totale della leadership“. Commenta così su Twitter l’europarlamentare euroscettico britannico Nigel Farage.
“L’accordo del governo è morto, è tempo di convocare elezioni politiche” anticipate. Così il leader dell’opposizione laburista britannica, Jeremy Corbyn, replicando a Theresa May dopo la seconda bocciatura della premier Tory sull’accordo sulla Brexit. Corbyn ha accusato May di aver fatto passare il tempo deliberatamente e l’ha sfidata a scegliere a questo punto la strada delle urne. Ha tuttavia anche confermato l’intenzione di ripresentare alla Camera dei Comuni il suo piano B per una Brexit alternativa più soft.