“La Sardegna non può restare a guardare mentre Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna trattano con il governo per avere più competenze e più autonomia, rivendicando inevitabilmente nuove risorse finanziarie. E’ la posizione dei Riformatori – partito della coalizione di centrodestra che ha vinto le elezioni regionali del 24 febbraio – in materia di “Regionalismo differenziato”, “una rivoluzione che potrebbe concludersi in tempi rapidissimi incidendo profondamente e in modo negativo sul nostro futuro”.
“E’ evidente infatti – ha fatto notare oggi l’ex deputato Pierpaolo Vargiu a un’iniziativa del partito – che questa prospettiva sia contraria agli interessi della nostra Isola perché nasconde in sé il baco dell’egoismo locale che rischia di indurre le regioni più ricche a dimenticare le ragioni della coesione nazionale”.
I Riformatori rivolgono un appello a tutte le forze politiche dell’Isola per rivendicare tutti assieme “un tavolo speciale per la Sardegna”, in cui “i nostri problemi e la loro soluzione vengano affrontati in quanto problemi speciali della comunità nazionale”. Per questo oggi hanno rilanciato la battaglia sull’inserimento del principio di insularità in Costituzione e quella sulle accise dei prodotti petroliferi. Protagonista della rivendicazione dovrà essere il presidente della Regione in pectore, Christian Solinas, “la bandiera con cui difendiamo i nostri diritti”. All’iniziativa ha partecipato anche Gianfranco Scalas, leader di Fortza Paris: “Qualsiasi battaglia per la Sardegna va condivisa da tutte le forze politiche”.