Il popolo è sovrano e il popolo sardo con circa il 47% dei voti ha scelto di essere rappresentato per i prossimi 5 anni da Christian Solinas, leader della coalizione di centrodestra, segretario regionale del Psd’Az e Senatore della Lega.
Solinas è stato fortemente sostenuto dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini, che più volte, ha raggiunto le piazze della Sardegna per sponsorizzare il suo candidato.
Una sconfitta netta per il centrosinistra che, dopo aver fatto una lunga e attenta autocritica, ancora una volta dovrà rinascere dalle proprie ceneri. Non è bastato il coraggio di Massimo Zedda che ha percorso in lungo e largo la Sardegna per proporre il suo programma accompagnato da un corteo di giovani.
Un flop dei 5 stelle, che dopo l’Abruzzo, continua a perdere consensi, ma che sarà presente per la prima volta in Consiglio regionale.
Un fallimento anche per le coalizioni più piccole che non hanno raggiunto i voti minimi per entrare in Regione.
Una campagna elettorale tra alti e bassi, che fin da subito ha decretato il testa a testa tra Solinas e Zedda, premiando ampiamente il primo.
Tra i 1500 aspiranti consiglieri, tanti i volti nuovi della politica regionale che i sardi non hanno premiato.
I sardi hanno votato e hanno scelto. Ma hanno anche perso.
Hanno perso in primis le donne, che nonostante la doppia preferenza di genere avranno una percentuale minima in consiglio rispetto ai colleghi uomini. Infatti su 60 consiglieri, stando ai primi dati non ancora ufficiali, dovrebbero entrare a far parte del nuovo consiglio 4 donne nella maggioranza e 7 all’opposizione.
La parità di genere nella politica ha fatto progressi sensibili, ma restiamo ancora lontani dai principali Paesi europei, e la Sardegna sembra arretrare sempre di più.
Hanno perso coloro che scontenti della precedente Giunta, accusata di aver smantellato la Sanità sarda, hanno rinnovato la fiducia all’ex assessore Arru, che nel collegio di Nuoro ha preso ben 2182 voti.
Oltre agli impresentabili, di cui pezzo sotto, trovano ancora spazio nel palazzo di via Roma, con un largo consenso dell’Isola, i “vecchi carrozzoni” uno fra tutti Giorgio Oppi che ha ottenuto 2133 voti e dalla sua prima volta in Consiglio regionale sono passati ormai 40 anni.
I dati elettorali sono ancora in fase di aggiornamento.
di Francesca Melis