“Se un sondaggio esclude tre competitors non è di certo affidabile. Una persona che conosco e’ stata intervistata con lo stesso schema, quindi confermo la denuncia di Maninchedda”. Cosi’ Andrea Murgia, candidato governatore alle elezioni del 24 febbraio in Sardegna alla guida di Autodeterminatzione, commenta la presa di posizione del segretario del Partito dei sardi, Paolo Maninchedda, che oggi si e’ scagliato contro un sondaggio telefonico sulle intenzioni di voto nell’isola, condotto dall’istituto Swg di Trieste.
Nella denuncia del candidato del Pds, l’intervista avrebbe escluso i nomi di tre aspiranti governatori: lo stesso Maninchedda, Murgia e Vindice Lecis. Non solo: Maninchedda ha annunciato azioni legali, nell’ipotesi che il sondaggio che pubblichera’ domani il quotidiano “La Nuova Sardegna” sia lo stesso della societa’ triestina. “Ho immaginato fosse un’operazione mediatica orchestrata da qualche partito- spiega Murgia-. Non voglio neanche pensare che un giornale si presti a fare una cosa del genere, spero non si tratti del sondaggio che la ‘Nuova Sardegna’ ha annunciato di pubblicare, sarebbe scorretto. Se cosi’ fosse anche io dovrei agire in qualche modo e segnalare la cosa alle autorita’ competenti”.
Swg, sottolinea Murgia, “di solito opera con un accordo quadro per i sondaggi del Pd. Il Partito democratico puo’ farsi la propaganda che vuole, mi stupirebbe pero’ se il sondaggio fosse rilanciato da un giornale che dovrebbe garantire la parzialita’”.
Fonte: agenzia Dire