C’è un gruppo di persone, genitori, attivisti per la libera scelta, che si sono conosciuti ed apprezzati nel tempo.
C’è stata una forte unione, a livello nazionale, che, in occasione della Proposta di Legge di iniziativa Popolare e della creazione del suo comitato promotore, ha portato quelle persone a proseguire la loro collaborazione. Hanno iniziato un percorso insieme e lo hanno portato avanti, lavorando attivamente insieme su vari fronti, cooperando senza protagonismi.
Il comitato ufficiale era nato inizialmente per la Proposta di Legge che aveva unito diverse realtà sul panorama nazionale per arrivare alla raccolta delle firme (oltre 110.000) che in buona parte sono state depositate come da iter a Montecitorio, in attesa di essere avviate le procedure relative.
I genitori e i professionisti che avevano lavorato per quello, una volta depositate le firme, hanno capito che quella intesa non poteva andare persa e hanno deciso di proseguire.
Fino ad oggi non abbiamo mai sentito la necessità di “palesarci” al grande pubblico perché, come tutti abbiamo visto, le parole servono a poco. Di comunicati ne abbiamo letti fin troppi in questi due anni, ma sono le azioni concrete che contano.
Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto l’appello di diversi genitori a costituire un fronte di genitori, nazionale, che potesse dare il via ad un movimento che unisse tutta l’Italia per la lotta contro la Legge 119 e contro quanto si sta configurando con il Disegno di Legge 770 in discussione in Commissione al Senato.
Noi ci siamo. Ci siamo sempre stati.
Se verranno proposte iniziative interessanti e ben organizzate, le appoggeremo senza indugio.
Questo messaggio nasce oggi per informarvi che un fronte unito esiste, non è nuovo, è operativo da un anno.
Non si tratta di un progetto unico, anche perchè l’esperienza ci ha insegnato che si tratta di una ipotesi assai utopistica quella di riuscire a mettere in un unico movimento tante persone che, comunque, possono avere anche visioni diverse sull’operato da svolgere.
Siamo attivi da tutto questo periodo sotto i vostri occhi, ma senza forse offrire la percezione di un gruppo compatto che ha lavorato unito.
Terminato l’iniziale scopo, chi ha svolto la maggior parte di quel lavoro ha capito che c’erano i margini per proseguire con un lavoro più complesso. Abbiamo visto che era l’unico per molti di noi che funzionava e deciso di andare avanti.
Questo gruppo vede l’adesione di diverse realtà di supporto a Corvelva, ma non sarebbe comunque esaustivo per ringraziare l’operato di tutti.
Il nostro impegno è quello della divulgazione delle analisi, che molti di voi conoscono per l’ammirevole (ed unica al mondo) azione di Corvelva.
Il nostro impegno è quello della comunicazione, che attraverso un lavoro che ormai prosegue da un anno e mezzo, ha visto nascere anche Informazione Libera Press, un progetto editoriale attivo in campo sanitario che nacque grazie alle donazioni, per la maggiore, di 490 famiglie lombarde.
Il nostro impegno è quello del lavoro svolto per la creazione di un dossier che sarà utile se mai daranno seguito alle audizioni promesse dallo stesso Presidente di Commissione Sileri, che ha visto la partecipazione di diverse realtà regionali che vanno dal Piemonte, alla Lombardia, al Veneto, al Friuli, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Sardegna e diverse altre regioni.
Il nostro impegno è quello dei contatti internazionali che hanno aiutato la stessa Corvelva ad arrivare a portare la nostra situazione all’estero, scatenando l’interesse di altri paesi europei ed extra europei.
Il nostro impegno è quello delle traduzioni scientifiche, delle analisi e di pubblicazioni utili a tutti, fatte da genitori che hanno messo in campo il proprio know how al meglio.
Il nostro impegno è quello che ha aperto le danze e un dialogo con la Stampa, soprattutto nell’ultimo periodo, trovando canali che stanno portando alla luce scandali che noi denunciamo da tempo.
Il nostro impegno è questo e molto altro.
Stefano D’Eliseo, Comitato Libertà di Scelta