C’è “emailchef”, il software che garantisce la lettura dei messaggi di posta elettronica da parte di tutti gli utenti, il robot “Nao” di Accenture che riconosce i volti e risponde alle domande, e poi Abinsula, la start up sarda nata nel 2012 specializzata nel “Precision farming”, nell’e-health e nell’Automotive. C’è persino uno stand di Linkedin, il social impiegato nello sviluppo di contatti professionali che conta oltre 530 milioni di utenti nel mondo.
Sono solo alcune delle 31 aziende presenti in “Digital Innovation”, l’esposizione che più caratterizza il Sardinian Job Day, la manifestazione organizzata alla Fiera di Cagliari dall’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro con l’obiettivo di far incontrare cittadini e aziende. Perché un’azienda come Linkedin ha deciso di esserci? “Noi – spiega il Senior Executive, Alessandro Gallo – siamo in grado di indirizzare ancora meglio il lavoro dei centri per l’impiego, anzi direi che si tratta di uno strumento nella cassetta degli attrezzi dei Cpi”.
Il social ha un progetto in corso con l’Aspal: “L’idea è quella di aiutare i cittadini a capire come utilizzarlo”. Abinsula ha sedi a Cagliari, Sassari, Torino e Barcellona. Si tratta di una delle prime start up sarde. “Qui cerchiamo profili di sviluppatori di software che sono merce rara – dice Manlio Longinotti di Abinsula – siamo molto interessati al rapporto con le scuole e all’alternanza scuola-lavoro”. Anche Accenture è una vecchia conoscenza del Job Day. Quest’anno nello stand c’è Nao, il piccolo robot che parla, balla e se cade si rialza. “E’ un’interfaccia di intelligenza artificiale – spiega Enrico Siciliano, manager di Accenture Napoli – noi lo usiamo soprattutto per la reception e per intrattenere i clienti”. Anche Accenture “è alla continua ricerca di talenti”.