“Siamo lontani dai numeri del passato quando il settore sugheriero poteva contare su almeno 150 aziende su cui si reggevano le vite di oltre 1500 famiglie. Purtroppo il costo delle materie prime, le difficoltà di accesso al credito, l’effetto domino provocato da settori collegati quali i viticoltori, hanno messo in ginocchio questo mondo che pure ancora resiste grazie alla forza delle sue radici profonde. È di questi giorni, infatti, la lettera aperta di molti artigiani del settore che puntano il dito contro la Regione incapace di andare oltre le chiacchiere ed i proclami nella difesa di una così preziosa filiera, soprattutto in centri come Calangianus e Tempio Pausania. Quello che serve sono investimenti concreti per competere non al ribasso ma sulla qualità, senza dimenticare di promuovere l’importanza della chiusura in sughero naturale e il potenziamento della Stazione Sperimentale del Sughero per la ricerca e la divulgazione. Per tutte queste ragioni ho presentato un’interrogazione urgente al Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, affinché si accendano i riflettori sulla crisi del settore del sughero, la cui lavorazione rappresenta non solo un tratto distintivo tradizionale dell’isola, soprattutto in Gallura, ma è fonte di ricchezza e lavoro per decine di aziende che ad oggi impiegano 700 lavoratori, e si trovino presto delle soluzioni. Di sicuro, dal prossimo 25 febbraio quando Solinas sarà eletto presidente, anche la Regione difenderà finalmente questo territorio e la sua gente”.
Lo dichiara il deputato e commissario leghista in Sardegna Eugenio Zoffili primo firmatario, insieme al collega cagliaritano Guido De Martini, dell’un’interrogazione urgente presentata al Governo.