La monnezza di Natale, protesta a Roma

Cassonetti strabordanti e cumuli di immondizia a terra tra scatoloni di giocattoli e resti di cibo del cenone. Scene di ordinario degrado per i romani ormai abituati a vedere le strade della Capitale invase dai rifiuti e a fare lo slalom tra i sacchetti depositati a terra davanti ai bidoni colmi fino all’inverosimile, dal Nord al Sud della città. Un’emergenza già grave su cui pesa in questi giorni, oltre alla chiusura del Tmb Salario, il picco della produzione dei rifiuti che si registra ogni anno nel periodo di Natale.

Due giorni di schifo totale” dice all’Adnkronos una signora residente in zona Ponte Lungo, sulla via Appia. “Il 24 e il 25 i cassonetti erano così pieni che i sacchetti di spazzatura potevi solo lasciarli per terra – racconta – Questa mattina finalmente sono passati a svuotare i contenitori dell’immondizia”. Da Casal Bruciato a San Giovanni però, a macchia di leopardo, in alcune zone la situazione non è ancora tornata alla normalità. I cassonetti dell’indifferenziata sono stati svuotati ma molti raccoglitori della carta sono ancora stracolmi delle confezioni dei regali di Natale e ai lati ci sono buste di rifiuti. Critica la situazione in via Filippo Meda, a Monti Tiburtini, dove il puzzo nauseabondo della spazzatura in strada sale fino ai primi piani dei palazzi.

Per denunciare la situazione il Collettivo Militant ha messo a segno un simbolico blitz il giorno della vigilia portando sotto l’albero di Piazza Venezia alcuni dei sacchi di spazzatura raccolti per la strada nei vari quartieri della Capitale. Il video dell’azione dimostrativa è poi stato postato su Facebook.

https://www.youtube.com/watch?v=l6hbQ5Bcg2A