Taglio delle emissioni di CO2 per le automobili del 37,5% in dieci anni. E’ il risultato dell’accordo politico raggiunto ieri sera dalle istituzioni europee, che fissa nuovi standard per i costruttori di auto europei.
Secondo l’intesa, arrivata dopo 9 ore di colloqui e che dovrà ora essere formalizzata dal Consiglio e dell’Europarlamento, le emissioni di auto nuove dovranno ridursi del 37,5% dal 2020 al 2030 con un obiettivo intermedio del 15% al 2025. Per furgoni e pulmini il taglio per il 2025 è lo stesso (15%), mentre è fissato al 31% entro il 2030.
L’accordo include anche la possibilità di attivare incentivi per la produzione di veicoli a basse emissioni e a emissioni zero. Il compromesso raggiunto dalle istituzioni Ue supera per ambizione la proposta della Commissione europea, che aveva inizialmente ipotizzato una riduzione del 30% delle emissioni Co2 per le auto entro il 2030.
E si colloca a metà tra la richiesta del 40% da parte dell’Europarlamento e quella dei ministri europei che, anche con il contributo dell’Italia, avevano appoggiato un target del 35%.
Giovedì i ministri dell’ambiente Ue faranno il punto su un altro regolamento del pacchetto mobilità pulita, quello sulla riduzione delle emissioni dei veicoli pesanti. Positiva la reazione dell’associazione dei consumatori Ue Beuc, che parla dei nuovi standard per auto e furgoni come di un’occasione “per una guida più pulita” per i cittadini europei. Più severo il giudizio della ong Transport & Environment, secondo cui i “progressi compiuti” sono “insufficienti per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima”.
Costa, Italia leader su accordo riduzione CO2 auto. “Ieri a Bruxelles è stato chiuso un accordo che va nella direzione di porre l’Italia come paese leader in nuova visione ambientale di sviluppo dell’Europa”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, nel suo intervento alla Conferenza Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile in corso a Napoli, commentando l’accordo raggiunto a livello europeo sui nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni nocive delle automobili, con un nuovo obiettivo fissato alla riduzione della CO2 entro il 2030 del 37,5%. “L’accordo è stato chiuso al 37,5% – ha detto Costa – noi siamo partiti chiedendo la riduzione del 40%. C’erano nazioni che non volevano andare oltre il 20, abbiamo fatto blocco e l’Italia è stata leader in questo. Iniziamo a dare risposte concrete, uscendo dalla logica del ‘ci piace o no il governo’, sono fesserie, vediamo i fatti”.