Quartu esempio virtuoso per la capacità di raccolta differenziata. È quanto emerge dall’EcoForum regionale sull’economia circolare dei rifiuti, organizzato da Legambiente e tenutosi ieri nella Sala Conferenze della Fondazione di Sardegna, dove l’Ente ha ricevuto il premio come Comune Riciclone Sardegna. L’impegno di Amministrazione e cittadini infatti continua a crescere, e di conseguenza aumenta anche la percentuale di differenziata.
Si è tenuto ieri a Cagliari il primo EcoForum in Sardegna sull’Economia circolare dei rifiuti, un focus a livello regionale su quelle che sono le eccellenze e le potenzialità che l’Isola esprime in materia. Il Forum è stato pensato per essere un luogo di incontro e dialogo tra aziende, pubblica amministrazione, consorzi e operatori del settore sul tema della spazzatura.
In tale contesto si è voluto inserire la premiazione per il 2018 dei Comuni Ricicloni, il concorso che ormai da 25 anni individua i migliori Comuni italiani in funzione dei risultati raggiunti in termini di raccolta differenziata. Durante i lavori è stato infatti presentato il dossier ‘Comuni Ricicloni Sardegna’, all’interno del quale sono raccolti i dati e le statistiche sulla raccolta differenziata dei centri urbani, curati da Arpas e Regione Sardegna, sottolineando anche quelle che sono le buone pratiche nell’ambito della gestione dei rifiuti.
Le classifiche di Comuni Ricicloni comprendono i Comuni che, oltre ad una percentuale di raccolta differenziata (RD) uguale o superiore al 65%, hanno una produzione procapite di rifiuto indifferenziato (data dalla somma del secco residuo e dalla quota non recuperata dei rifiuti ingombranti) inferiore o uguale ai 75 Kg/anno/abitante. Le graduatorie sono stilate in base alla più bassa produzione di rifiuto indifferenziato.
E Quartu, tra i primi in Sardegna ad avviare la raccolta, è appunto tra questi. Se i dati diffusi ieri dall’Arpas segnano una percentuale appena al di sotto del 70%, ad oggi il dato è ancora più incoraggiante. Le politiche portate avanti dall’Amministrazione comunale, consapevole della sempre più impellente necessità di chiudere il ciclo dei rifiuti, hanno infatti portato la percentuale addirittura al 73%. E tutto ciò nonostante ci sia ancora da lavorare contro i (pochi) maleducati che abbandonano nelle periferie, nelle campagne e nelle spiagge.
“Fortunatamente una nuova sensibilità ambientale si sta finalmente diffondendo. E l’Amministrazione ha ovviamente l’interesse a stimolarla, provvedendo al contempo a studiare tutte le soluzioni utili alla causa – spiega l’Assessore all’Ambiente Tiziana Terrana -. Nell’ultimo anno la percentuale di raccolta differenziata in città è salita ulteriormente. Ha infatti portato riscontri importanti la scelta di potenziare il reparto degli ispettori di vigilanza ambientale e di formarli in modo tale che possano verbalizzare, velocizzando così l’iter burocratico. Ma il processo di crescita deve proseguire, in particolare per ciò che concerne la riduzione del secco”.
“Sui risultati della raccolta si gioca anche la previsione di diminuire il numero di impianti di smaltimento e le grandi città devono dare il loro contributo. Quartu può e deve ancora migliorare, tenendo ben presente che quest’impegno porta risultati che si traducono in premialità e quindi in risparmi – aggiunge il Sindaco Stefano Delunas -. Punire i cittadini che non rispettano le regole è necessario in primis per tutelare coloro che differenziano con attenzione. È infatti corretto che queste persone paghino il giusto, e non debbano invece contribuire più del dovuto per colpa dei negligenti. Siamo un Comune virtuoso e vogliamo migliorare ancora. Perché ciò accada è necessario adottare pratiche di buona amministrazione ispirate appunto alla partecipazione dei cittadini e alla sostenibilità ambientale”.