L’associazione Rete Kurdistan Sardegna è ancora una volta in prima linea a sostegno del popolo kurdo e ha organizzato per domani, venerdì 21 dicembre, alle ore 18, una manifestazione per esprimere: “la propria solidarietà alle sorelle e fratelli kurdi che oggi sono minacciati da un’altra guerra colonialista e grideremo con tutto il fiato perché lo stato italiano e tutto l’occidente si impegni in ogni modo per impedirla”. E’ quanto si legge nella nota Facebook dell’evento.
“Negli scorsi giorni la Turchia – continua l’associazione – ha effettuato diversi bombardamenti nel territorio autonomo del Kurdistan del Sud, in Iraq.
Le bombe turche hanno colpito il campo profughi di Makhmur, dove dagli anni ’90 sono rifugiati decine di migliaia di kurdi. Nelle stesse ore, i bombardieri turchi hanno colpito anche un villaggio sui monti Sengal, patria degli Yezidi.
Per ora si registrano quattro vittime civili: quattro donne assassinate barbaramente dallo stato fascista turco all’interno di un campo profughi riconosciuto e formalmente tutelato dall’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite. Il dittatore Erdogan ha annunciato che nei prossimi giorni scatenerà nuovamente la guerra contro la Federazione Democratica della Siria del Nord (Rojava)”.
“Dunque, – conclude la nota – la Turchia intenderebbe sbarazzarsi, una volta per tutte, del problema kurdo ai suoi confini, soffocando nel sangue il modello pacifico di convivenza democratica che è stato costruito in Rojava”.
L’associazione invita il popolo sardo a partecipare alla manifestazione : “sia per mostrare solidarietà verso il popolo kurdo, sia per pretendere che l’occidente non permetta un nuovo genocidio a danno dei kurdi e di tutti i popoli del nord della Siria”.
Per informazioni: