Non arriverà un commissario governativo alla guida della Fondazione che gestisce l’Ente Lirico di Cagliari. Il Mibac ha infatti archiviato la procedura che era stata avviata nelle scorse settimane a causa dei ritardi nella regolarizzazione di alcune contestazioni mosse dai funzionari ministeriali.
In particolare, a seguito di una ispezione dello scorso anno, gli ispettori del ministero delle Finanze avevano chiesto alla Fondazione di recuperare circa 2,8 milioni di euro che erano stati riconosciuti ai 250 dipendenti del teatro tra il 2008 e il 2011 a seguito di un accordo sindacale ma poi, completate le verifiche, considerati “illegittimi”. L’altro nodo scottante è legato alla doppia indennità pagata per qualche tempo all’ex sovrintendente Mauro Meli, quando ricopriva anche l’incarico di direttore artistico, e che dovrebbe tornare nelle casse dell’Ente.
Il Lirico di Cagliari resterà comunque sotto la lente del ministero, come confermato dal neo-presidente del Consiglio di indirizzo, l’avvocato Giuseppe Andreozzi, che a breve convocherà l’organo di gestione della Fondazione. “Pur con pieni poteri nella gestione – spiega Andreozzi – ci terranno in ogni caso sotto controllo: dovrò mandare dei report per descrivere lo stato di avanzamento delle richieste. Nei prossimi giorni convocherò il Consiglio e valuteremo assieme come procedere, ma sono convinto che, dopo il confronto, troveremo una soluzione condivisa sia nel merito che nel metodo”. A breve, inoltre, potrebbero essere convocate anche le Rsu dei lavoratori.