Due a zero con il Parma, zero a zero con la Sampdoria, due a zero con l’Inter. Sono le ultime tre partite del Cagliari: la costante è che lo zero è sempre associato ai rossoblù. Non era certo la gara di ieri al Meazza quella giusta per rimpinguare il magro bottino – quattro reti- fin qui raccolto in campionato.
Ma anche la sfida con la squadra di Spalletti ha confermato un problema che per la verità si trascina dall’anno scorso: dalla tre quarti in su il Cagliari non riesce a creare pericoli. E, se la squadra di Maran è stata in qualche modo brava a tenere la partita aperta quasi sino allo fine, tutto questo diventa inutile quando poi non si riesce a mettere la palla dentro. E allora ancora numeri: Pavoletti ha realizzato due gol, Farias, Sau e Cerri sono ancora fermi dall’anno scorso. Per Farias e Sau il Cagliari sta ancora aspettando la resurrezione dopo l’annata no (un gol per il brasiliano, due per il sardo) con Rastelli e Lopez.
Dei due il più reattivo sembra Farias (ultimo gol con la Samp il 9 dicembre 2017). Sau (ultima rete il 4 febbraio 2018 con la Spal) aveva dato buoni segnali in precampionato, ma – buona volontà a parte – non ci sono conferme in queste prime giornate di torneo. Per Cerri gli ultimi gol, con la maglia del Perugia, risalgono alla gara esterna con l’Ascoli dello scorso 28 aprile in serie B (doppietta). Quest’anno ha giocato due volte: è entrato al 28′ della ripresa a Empoli ed è partito titolare a Parma (sostituito dopo un’ora).
La partita della verità sarà quella di sabato prossimo con il Bologna: è la prima vera sfida diretta per la salvezza. E il Cagliari lì dovrà far vedere di che pasta è fatto. Anche in attacco. Soprattutto perché sei punti in sette partite non fanno certo dormire sonni tranquilli.