“Per ora, la Francia dice no”: il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, intervistato da Bfm-Tv-Rmc, ha risposto così alla domanda se la Francia fosse pronta ad accogliere la richiesta dell’Ong Sos Méditerranée di aprire il porto di Marsiglia alla nave Aquarius con 58 migranti a bordo.
Intervistato in diretta alla trasmissione di Jean-Jacques Bourdin, il ministro ha detto che “per ora la Francia dice no” all’arrivo dell’Aquarius a Marsiglia. “Se non definiamo delle regole comuni, non riusciremo ad affrontare la sfida dell’immigrazione”, ha avvertito, tornando ad insistere – come altri esponenti del governo di Parigi – sulla necessità di una soluzione comune. Citando le “regole europee”, Le Maire ha precisato che la nave umanitaria “deve attraccare nel porto più vicino (…) Non a Marsiglia”.
Poi l’accusa all’Italia “l’Europa è dieci volte più solidale di quanto non lo fosse in precedenza. E’ il motivo per cui ridiciamo all’Italia che l’idea di chiudere i propri porti a delle persone in pericolo è contrario al diritto, è contrario all’umanità”: lo ha detto la ministra francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, intervistata da Sud radio sul caso della nave Aquarius. Ieri, l’Ong Sos Méditerranée ha chiesto alla Francia di aprire il porto di Marsiglia all’Aquarius con 58 migranti a bordo. Una richiesta seccamente respinta da Parigi, che invoca una soluzione europea.