“Una protesta assurda e sconcertante”. Così l’assessore agli Affari generali della regione sarda, Filippo Spanu, sulla manifestazione della Lega davanti al palazzo del Consiglio regionale a Cagliari per dire no ai pass accademici per i migranti. “Su circa 40mila studenti che frequentano le università di Cagliari e Sassari – fa notare – poco più di 30 giovani rifugiati beneficiano del progetto ‘Passaporto europeo’ sulla base di norme ben precise applicate dal ministero dell’Università e della Ricerca scientifica”.

Progetto a cui “la Regione ha dato il suo appoggio senza comunque impegnare risorse finanziarie”. Inoltre, precisa, “ricordo che i rifugiati con i pass accademici rientrano nella quota che il ministero riconosce agli stranieri senza sottrarre posti agli studenti sardi”. L’assessore all’Istruzione, Giuseppe Dessena, ha ricordato che “con l’aumento delle risorse regionali da 3 a 13 milioni di euro, le borse di studio per studenti sardi meritevoli ma privi di mezzi, per il 2018-2019 diventano più ricche e si amplia la platea dei beneficiari, fino a novemila nel 2018”.

Spanu e Dessena hanno poi evidenziato la necessità di “favorire gli scambi perché questa è la politica che farà crescere la Sardegna”. In merito alla protesta è intervenuta anche la deputata del Pd, Romina Mura: “mi chiedo se i Lega-sardisti stanno per caso proponendo alle università sarde di alzare i muri e chiudere le porte agli stranieri, perché in questo caso starebbero sostenendo che i sardi dovrebbero completare i propri studi solo a Cagliari o a Sassari e non in altri atenei italiani, europei o del resto del mondo”. Poi, “visto che ci siamo – dice polemicamente – si abolisca anche l’Erasmus che ha consentito e consente a tanti studenti sardi di effettuare parte dei propri percorsi in atenei stranieri”.

Migranti: Lega in piazza a Cagliari contro pass università