Il Tribunale del Riesame di Sassari ha rigettato la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Jalal Hassissou ed Soufyane El Kherad, marocchini di 40 e di 36 anni, responsabili dell’omicidio aggravato, in concorso tra loro, di Zeneb Badir, donna di 34 anni, loro connazionale.
Anche il ‘Riesame’, come in precedenza il Giudice del Tribunale di Tempio Pausania, ha concordato con l’ indagine dei Carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Olbia e della Stazione di Arzachena, e diretta dal Pubblico Ministero del Tribunale di Tempio Pausania, che, sotto il coordinamento del Procuratore Gregorio Capasso, ha personalmente presieduto la delicata indagine svolta dai militari.
I fatti sono accaduti la notte del 23 luglio 2018: i medici del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Olbia avevano informato i Carabinieri che era arrivata una donna, a bordo di un’autoambulanza, in gravissime condizioni a seguito di “una caduta accidentale” come avevano asserito i due che la avevano accompagnata. I primi e immediati accertamenti condotti dai Carabinieri hanno subito evidenziato delle anomalie in contrasto con il racconto dei due marocchini. Da qui ne è seguita una incessante attività investigativa, senza soluzione di continuità, che poche ore dopo, precisamente nella nottata del 24 luglio 2018, ha permesso di eseguire il decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dal pm di Tempio Pausania, nei confronti dei due accusati del brutale fatto di sangue. I carabinieri scoprirono infatti che la donna sarebbe stata massacrata di botte durante un festino a base di droga e alcol in una casa sulle colline di Baja Sardinia,
Purtroppo, nella stessa giornata, il 25 luglio, la donna, che era entrata in coma irreversibile poco dopo il ricovero in Ospedale, è deceduta per le gravissime lesioni causate dalle ripetute e violente percosse ricevute. La decisione del Tribunale del Riesame di Sassari conferma la ricostruzione effettuata attraverso l’attività investigativa che si è svolta senza soluzione di continuità e l’efferatezza del fatto.