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“Sono in corso le procedure di acquisto dei sensori sottocutanei per il controllo della glicemia dei pazienti diabetici, sulla base della recente delibera approvata dalla Giunta regionale”. Lo fa sapere l’Azienda per la tutela della salute (Ats) dopo la segnalazione del vicepresidente della commissione Sanità, Edoardo Tocco (Forza Italia) circa la mancata fornitura dei “Flash glucose monitoring” negli ospedali cagliaritani del San Giovanni di Dio e del Binaghi.

“Nel comprendere l’importanza di tale dispositivo utile alla semplificazione del controllo del diabete, l’azienda unica – sottolinea l’Ats – ha tra le sue priorità la garanzia dell’acquisizione nel più breve tempo possibile, compatibilmente con i tempi richiesti dalle procedure che regolano gli acquisti nelle pubbliche amministrazioni”. Sino a poco tempo fa i “Flash glucose monitoring” erano esclusi dal prontuario delle Aziende sanitarie e quindi anche dalla possibilità di essere rimborsati ai pazienti. Fino ad aprile, quando la Consulta regionale aveva deciso che le macchinette potessero essere prescritte dai medici specialisti, a pazienti adulti con diabete di tipo 1 che effettuano almeno 125 controlli di glicemia al mese o con diabete in gravidanza.

O ancora, in caso di diabete di tipo 2 (che prevede la terapia d’insulina), a chi ha ipoglicemie ripetute e documentate, oppure musicisti, sportivi e chi, tutti ovviamente diabetici, che non sono regolari nel consumo dei pasti per motivi di lavoro. E poi ai pazienti con condizioni che rendano difficile, impediscano o sconsigliabile la puntura del dito per il prelievo capillare di sangue per controllare i livelli della glicemia.