Anche l’Università di Cagliari alla Biennale di architettura a Venezia: in vetrina gli studi sull’area di Ottana. Il collettivo che ha sviluppato il progetto Sardegna “La casa dei cittadini. Un luogo della salute per la Barbagia” è composto dal gruppo della facoltà di Ingegneria guidato da Giorgio Peghin, con il grafico Stefano Asili e i ricercatori Carlo Pisano e Valeria Saiu. Con gli universitari del Dicaar hanno collaborato lo studio di architettura Solinas Serra Architects di Simone Solinas, con i collaboratori Salvatore Mario Carboni, Simone Langiu, Daniela Mureddu e il gruppo Sardarch composto da Francesco Cocco, Matteo Lecis Cocco-Ortu, Nicolò Fenu e Simone Setzi.

La struttura pensata e disegnata dal team è un luogo dove vengono offerte opportunità, al singolo e alla comunità, per mantenere e ricercare il benessere ed attivare momenti di relazione e integrazione tra il sistema tradizionale di assistenza e nuove e innovative modalità di “cultura della salute”. Inoltre, è stato messo a punto uno studio sul sistema socio-sanitario regionale per una verifica su organizzazione e proposte previste dal recente piano.

“Un territorio – spiega Peghin – storicamente legato al mondo agropastorale che ha subito una radicale trasformazione con l’insediamento del Polo Petrochimico di Ottana. Quello che rimane oggi è una grande area industriale inquinata, un territorio ricco di risorse ma totalmente privo di presidio. L’inserimento di una Casa della Salute è stato un tentativo di dare ai problemi dell’area una riposta in termini di ‘benessere’ associato al valore economico e culturale del territorio”.  Alla Biennale sono presenti anche una selezione di altri lavori eseguiti in Sardegna. Tra questi, quelli firmati dagli architetti del Dicaar, Francesco Cherchi e Marco Lecis.