Decimo anno della rassegna teatrale NurArcheoFestival tra viaggi letterari e archeologia sarda. Con la presenza di Caterina Murino e della sua personale interpretazione di “Canne al vento” di Grazia Deledda. Una edizione con una dedica speciale al giornalista Cristiano Bandini, recentemente scomparso.
“Un caro amico, giornalista, scrittore e intellettuale di prim’ordine, una persona di raro rigore morale, di grande generosità e sapienza umana – sottolinea Rita Atzeri, direttrice artistica del Crogiuolo e anima del Festival – L’incontro con Cristiano Bandini risale agli anni in cui la compagnia fondata da Mario Faticoni metteva in scena al Teatro dell’Arco di Cagliari ‘Aspettando Godot’ di Beckett. Da quel momento l’intelligenza e lo sguardo discreto e buono di Cristiano sono stati un dono prezioso che ha accompagnato, anche a distanza, il nostro lavoro”.
Alla sua memoria il Crogiuolo vuole dedicare non solo il decennale del Nurarcheofestival ma anche lo spazio scenico di Fucina Teatro. Una sala all’interno del centro culturale La Vetreria di Pirri. “Si chiamerà – specifica Atzeri – Sala Teatro Bancri, dedicata a Cristiano Bandini”. Gli appuntamenti vanno dal 3 agosto al 14 settembre con una programmazione che coinvolgerà dal 13 al 24 agosto diversi comuni con meno di tremila abitanti. Tra gli ospiti Iaia Forte, con “Odissea Penelope”; Isabella Carloni con il suo spettacolo dedicato alla pittrice Artemisia Gentileschi, “Artemisia”; Gianluigi Tosto con la “sua” Iliade; Matteo Belli – qualche anno fa la critica lo ha definito “il nipotino di Dario Fo” – in scena con “Perseverare humanum est”.
E quindi Paolo Panaro, che proporrà “Il viaggio di Ulisse”. Il Crogiuolo partecipa, inoltre, alla produzione nazionale de “La terra degli uomini toro” di Marco Taddei e presenta altre due sue produzioni originali, “Sa notti de Is Janas” e “Dalla luna ai menhir”, su testo del vignettista Bepi Vigna.