Abramo Garau, 66 anni, è il nuovo amministratore unico di Abbanoa. Lo ha decretato oggi all’hotel Panorama di Cagliari l’assemblea degli azionisti – composta dalla Regione e da 252 Comuni dell’isola – che ha approvato anche il bilancio 2017 e nominato il collegio sindacale.

L’ex direttore generale della Provincia di Cagliari si è imposto su Andrea Bossola, romano, ingegnere idraulico e manager del settore idrico di area renziana.

Risultato finale: 48,66% a 34,42%. Garau, già presidente del Coreco, succede ad Alessandro Ramazzotti, il manager nuorese scelto nel 2014 dall’ex assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda per risanare l’azienda.

“Oltre il 90% dei sindaci della Sardegna mi ha voluto per questo incarico e sono molto soddisfatto”. Lo ha detto Abramo Garau, dopo la nomina come nuovo amministratore unico di Abbanoa. “Questa è una società che ha i conti a posto, cinque anni fa le cose non stavano così, e questo è il risultato di uno sforzo enorme fatto dalla Regione e in particolare dall’ex assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, all’inizio della legislatura”. L’impegno, ha sottolineato, “di lasciare l’acqua in mano pubblica, gestita in modo efficiente”.

La nomina di Garau non era scontata. Lo sfidante Andrea Bossola era sostenuto dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che stamattina, prima che l’assemblea si pronunciasse, ha convocato un vertice a Villa Devoto con l’assessore ai Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, i sindaci di Nuoro, Cagliari e Sassari, e il presidente dell’Anci. Dalla parte di Garau si sono schierati Massimo Zedda e Andrea Soddu. Entrambi hanno manifestato l’esigenza di un amministratore “esperto di contabilità pubblica, vicino ai sindaci e da poter contattare in ogni momento”. Qualcuno, insomma, che ricopra un ruolo politico.

Il primo cittadino di Sassari, Nicola Sanna, ha definito “più idonea” la candidatura del romano Bossola. Per il segretario del Partito dei sardi ed ex assessore ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, “oggi inizia una nuova era perché si conclude un percorso che prevedeva la capitalizzazione e il risanamento di Abbanoa, fino alla restituzione alla responsabilità dei Comuni, ciò che è avvenuto oggi”.