C’è una determinazione del 18 luglio con la quale il direttore del servizio “Rapporti internazionali e con l’Unione Europea, nazionali e regionali” Giovanna Medde, ha dichiarato estinta l’Associazione regionale Allevatori della Sardegna. La stessa Medde, sempre il 18 luglio, ha trasmesso il provvedimento dirigenziale al presidente del Tribunale di Cagliari e al collegio dei liquidatori.
A darne notizia è stato il vicepresidente del Consiglio regionale, Antonello Peru, intervenendo in Aula mentre si discuteva la proposta di legge sul reddito di libertà presentata da Alessandra Zedda. “Ieri l’assessore agli Affari generali e il direttore generale della presidenza della Regione hanno ricevuto i lavoratori dell’Aras, ma c’è un provvedimento del 18 luglio con cui l’Aras è dichiarata estinta – ha detto Peru – siamo preoccupati che venga sciolta la convenzione e chiediamo se il presidente della Giunta ma anche gli assessori ad Agricoltura e Personale ne siano conoscenza, vorremmo chiarimenti su questo intervento preoccupante per i 300 lavoratori e per l’assistenza tecnica per lo sviluppo della zootecnia”.
In Aula il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, ha spiegato dopo essersi confrontato con il direttore della presidenza, che la dichiarazione di estinzione è “un passaggio formale, un atto dovuto conseguente alla messa in liquidazione dell’associazione, di cui la Regione non poteva che prendere atto”. Ma, ha aggiunto, “Aras continuerà a esistere come Aras in liquidazione e controllata dal tribunale”, specificando che “vi sono le condizioni per portare avanti la convenzione sino al 2020”.
Da tempo i lavoratori – agronomi, veterinari e tecnici di laboratorio – chiedono la stabilizzazione e l’assorbimento in Laore.