Ciak si gira a Siddi, sfondo ideale di “Issa” di Stefano Cau. Il cortometraggio girato in Super 8 mette l’accento con una chiave ironica sul dramma dello spopolamento, che sempre più interessa diversi territori della Sardegna. Presto le riprese partiranno anche a Ussaramanna e Lunamatrona, in una zona, la Marmilla, riconoscibile, evocata, ma non nominata.

Nel cast Anastasya Bogach, già protagonista del film “Fiore gemello” di Laura Luchetti, attualmente in post produzione, e Alessandro Congeddu. La direzione della fotografia è affidata a Paolo Carboni. Finanziato dall’Isre, l’Istituto Etnografico della Sardegna, con la produzione esecutiva di Terra de Punt, è realizzato con la collaborazione e il patrocinio dei Comuni di Siddi e Ussaramanna e della Sardegna Film Commission.

“Il film – spiega Stefano Cau all’ANSA – è ambientato in un ipotetico paese della Marmilla dove non nasce più nessuno, è abitato da anziani e i giovani sognano di emigrare. Come la protagonista, una ragazza che vuole lasciare il paese per costruirsi il suo futuro a New York. Ma gli abitanti fanno di tutto per cercare di trattenerla”. Ventisei anni, originario di Siddi, Stefano Cau nel 2013 è stato assistente volontario alla regia per l’Arbitro di Paolo Zucca e per Bentu di Tore Cubeddu, con il quale lavora assiduamente. Nel 2016 ha lavorato all’ideazione della campagna Eartheart: Defend the Future, per Slow Food International. Nello stesso anno ha vinto il concorso Avisa (Antropologia Visuale Sardegna) bandito dall’Istituto Superiore Etnografico Sardo con un progetto di cortometraggio.

“Nei miei progetti c’è quello di vivere a Siddi – racconta – un paese dove lo scorso anno è nata solo una bambina e quest’anno ancora non ci non state nascite. Un paese dove la qualità della vita è elevata e non è certo distante da Cagliari. Nel mio piccolo voglio contribuire a combattere lo spopolamento”.